Promuovere

Oltre alle azioni volte all’accoglienza e all’integrazione dei richiedenti protezione internazionale, la Cooperativa Kemay si è occupata anche di promuovere sul territorio una cultura dell’incontro attraverso iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte a bambini e ragazzi.

La drammatizzazione autobiografica “Tutti abbiamo sangue rosso”, ideata e interpretata da quattordici richiedenti asilo, è frutto di un laboratorio etno biografico narrativo condotto da operatori e operatrici della Cooperativa Kemay.

Sedici le date che hanno visto nel 2018 i protagonisti salire su altrettanti palchi non solo di Brescia e provincia, ma anche di Cremona, Pavia e Palermo, con la partecipazione in quest’ultima città del gruppo al Festival delle Culture Mediterranee Sabir (11-14 ottobre 2018).

Nel 2019, nasce Tutti abbiamo sangue rosso 2 | in bianco e nero, creata e interpretata da 5 richiedenti asilo sul palco insieme a un gruppo di volontari della comunità accogliente di Calvisano.

L’ultima rappresentazione ha visto l'avvicendarsi delle storie di migrazione al Teatro Nuovo Eden a gennaio 2020. Sul palco, richiedenti asilo, rifugiati e persone volontarie di Medici Senza Frontiere Brescia.

Percorsi di animazione per una cultura dell’incontro. Dal 2018, nell’ambito di un progetto CEI 8x1000 volto ad accompagnare il protagonismo dei giovani nel partecipare a percorsi di promozione della cultura dell’incontro, la Cooperativa Kemay cura una proposta di accompagnamento formativo e di sensibilizzazione per le comunità accoglienti, le parrocchie, le scuole.

Per l’anno scolastico 2018/2019 Approdi propone dei moduli sul fenomeno delle migrazioni e un primo modulo sulla comunicazione on line. Nell’anno scolastico 2019/2020, nasce Approdi OL3 che si articola in due filoni distinti: da una parte resta centrale la proposta sul fenomeno delle migrazioni e dall’altra si approfondiscono i temi della cittadinanza digitale. Si amplia anche il target delle proposte: non più solo scuole secondarie di primo e secondo grado, ma nascono nuovi moduli anche per gli studenti delle scuole primarie.

Nel 2020/2021, la proposta si inserisce nel progetto più ampio per i giovani di YOUng Caritas Brescia per una cittadinanza interculturale, digitale, solidale, strutturato anche per la predisposizione degli incontri in modalità a distanza. In questo video, esito di un project work delle formatrici di Young Caritas Brescia, viene sottolineato quanto una comunicazione consapevole promuova la cultura dell’incontro.

Tra le diverse modalità per sperimentare una cultura dell’incontro per le giovani generazioni, Kemay ha realizzato “OKA. E’ in gioco la vita”, un gioco da tavolo per apprendere dall’esperienza: inizia come un gioco di ruolo in cui ogni giocatore assume la parte di un richiedente asilo, e diventa l’occasione per sperimentare, come specifica il claim, che in gioco c’è la vita. In OKA infatti non ci sono né vincitori, né perdenti, né competizione tra giocatori: nella finzione si scopre infatti che la posta in gioco nel gioco (e nella realtà) è la vita stessa dei richiedenti asilo.

Per rileggere l’esperienza formativa delle tante OKA giocate, nel 2020 è stato pubblicato il libro “Oka. E’ in gioco la vita. Un gioco per mettersi in gioco”, Edizione Opera San Francesco di Sales.

A cinque anni, la storia dell’incontro (link a pag interna il primo incontro) che ha dato la nascita alla Cooperativa Kemay.

Nasce nel 2020 La Bambina delle Barchette di Carta (edizioni Fatatrac, 2020), un libro formato carte in tavola che narra l'incontra tra una bambina di nome Kemay e una donna di nome Stella, un incontro che vive di fantasia, e un invito a credere che un altro mondo è possibile.

Con la filastrocca e le istruzioni di “segui la piega, distendi la vela”, contenute all’interno, le barchette divengono a portata di foglio e di mani adulte e bambine.

Leggi l’articolo dell’Osservatore Romano