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Corridoi Umanitari: vita, salvezza, dignità, inserimento

21 Marzo 2023

Corridoi Umanitari: vita, salvezza, dignità, inserimento

Immagine di copertina: Francesco Piobicchi

 

Sabato 18 marzo Papa Francesco ha incontrato alcune persone rifugiate arrivate in Italia grazie ai Corrridoi Umanitari, insieme alle famiglie e ai rappresentanti che curano i progetti sul territorio. Durante il suo discorso, il Papa ha ringraziato le diverse organizzazioni che lavorano per rendere possibile questo progetto, compresa Caritas, e ha rimarcato la necessità di promuovere ed estendere anche per motivi lavorativi i Corridoi Umanitari come possibilità di una migrazione "sicura, ordinata, regolare":

Ognuno di voi merita attenzione per la storia dura che ha vissuto. In particolare, vorrei ricordare quanti sono passati attraverso i campi di detenzione in Libia; più volte ho avuto modo di ascoltare la loro esperienza di dolore, umiliazioni e violenze. I corridoi umanitari sono una via praticabile per evitare le tragedie e i pericoli legati al traffico di essere umani. Tuttavia, occorrono ancora molti sforzi per estendere questo modello e per aprire più percorsi legali per la migrazione. Dove manca la volontà politica, i modelli efficaci come il vostro offrono nuove strade percorribili. Del resto, una migrazione sicura, ordinata, regolare e sostenibile è nell’interesse di tutti i Paesi. Se non si aiuta a riconoscere questo, il rischio è che la paura spenga il futuro e giustifichi le barriere su cui si infrangono vite umane.

Papa Francesco, DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
ALLE FAMIGLIE RIFUGIATE ATTRAVERSO I CORRIDOI UMANITARI
18 marzo 2023

Dall’inizio del programma dei Corridoi umanitari ad oggi, grazie a questo progetto, sono state accolte in Italia 1.146 persone (di cui 400 minori) provenienti prevalentemente da Eritrea, Somalia, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Sudan, Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen. Una iniziativa in cui la Chiesa italiana è stata impegnata dall'origine, attraverso Caritas e Fondazione Migrantes e la collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio e la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

Numeri più piccoli, ma molto significativi per i loro effetti, anche quelli dei Corridoi universitari, che hanno come scopo di garantire a giovani studenti rifugiati (provenienti da Paesi come Etiopia, Eritrea, Somalia, Sud Sudan, Nigeria, Niger, Camerun, Zimbabwe, Mozambico, Sudafrica, Malawi e Zambia) un percorso di ingresso regolare e sicuro per proseguire gli studi accademici in Italia e inserirsi nella vita accademica e nel tessuto sociale locale. Gli studenti rifugiati arrivati in Italia nel corso delle quattro edizioni, dal 2019, sono 140, supportati o accolti in 32 diocesi. Partner nazionali di Caritas Italiana per questa iniziativa sono il Ministero degli Esteri, l’UNHCR, numerose università italiane, la Diaconia Valdese, Gandhi Charity e Centro Astalli.

La Cooperativa Kemay dal 2018 ha preso parte al progetto dei Corridoi Umanitari, accogliendo negli 18 persone provenienti da Eritrea e Siria e dal 2021 è impegnata nel progetto dei Corridoi Universitari in partenariato con l'Università degli Studi di Brescia per un totale di 3 persone seguite.