COME SI FA A PIANGERE 50.000 MORTI?
Le realtà bresciane di Pax Christi, Coop. Kemay, Movimento del Focolari, Movimento Nonviolento, Missione Oggi, aderiscono alla proposta della giornalista Paola Caridi e del professor Tomaso Montanari per scoperchiare il fragoroso silenzio dei governi occidentali (nostro compreso) affinché tacciano le armi.
Questo il testo dell'appello:
" Il 24 maggio, 50mila sudari per mostrare Gaza.
Teli bianchi. Sudari. Avvolgono – a Gaza – i corpi dei palestinesi morti ammazzati, e sono così diventati simbolo della strage. Sono, cioè, gli oggetti comuni del nostro tempo crudele. Tempo di genocidio.
Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietas. Protegge la dignità degli esseri umani quando le vite non valgono più niente, nella conta approssimativa dei morti.
Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in quasi 600 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno?
Proviamo a farlo, in silenzio, sabato 24 maggio: in ogni città, paese, contrada d’Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuoli bianchi a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici.
Vorremmo che tutti insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50.000 di Gaza. Tutti insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere.
Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo.
E le fotografie inondino la rete, con l’hashtag:
#ultimogiornodigaza
#gazalastday"