La Chiesa bresciana rivolge un appello alle comunità affinché si rendano disponibili ad accogliere persone in fuga dalla guerra e in cerca di protezione. Più volte Papa Francesco ha affermato che rispetto a migranti e richiedenti asilo “la nostra comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
L’accoglienza di 17 persone (9 persone accolte presso ENS – Ente Nazionale Sordi attraverso l’impegno di Caritas Diocesana di Brescia e 8 persone accolte presso un albergo attraverso l’impegno del Comune di Brescia) va in questa direzione: dal 7 marzo, con il supporto di Caritas Diocesana Brescia e della cooperativa Kemay, sono ospitate presso il Centro Saveriano di animazione Missionaria (Brescia).
In occasione del loro arrivo, così si è espresso di Vescovo Pierantonio Tremolada:
“Quello di cui avrete bisogno, come Chiesa bresciana lo metteremo a disposizione” ha detto il vescovo Pierantonio Tremolada questo pomeriggio ai primi profughi arrivati presso i Saveriani. “Mi fa piacere di vedere i bambini. Vi auguro di trovare un po’ di serenità qui con noi. So che state soffrendo tanto, ma sappiate che vi siamo molto vicini. Siamo convinti che il Signore aprirà una strada e ci permetterà di camminare nella pace. Tutta la Chiesa, tutta la Diocesi, desidera accompagnarvi. Colgo l’occasione per ringraziare i Padri Saveriani che hanno messo a disposizione gli spazi. Ho visto che nella nostra Diocesi tante persone hanno già dato una disponibilità: saremo felici di accogliere altre persone. Abbiamo rivolto un appello perché non mancasse la preghiera, ora rivolgiamo un ulteriore appello per rispondere ai bisogni immediati. Sarà importante farlo bene”. Se abbiamo ambienti, mettiamoli a disposizione. Coordiniamoci con la Caritas e con le Istituzioni. C’è bisogno di una grande rete di solidarietà, ma sono convinto che potremo fare molto”.
L’appello diventa così quello che ogni comunità operi per la pace mettendo a disposizione spazi, disponibilità, talenti e unisca le forze per realizzare esperienze di accoglienza diffusa, condividendo e organizzando in loco, con le amministrazioni comunali e le realtà del territorio, risposte creative, solidali e non estemporanee. Sono da considerare al riguardo le indicazioni date da ATS per l’assistenza sanitaria e dalla Questura per la dichiarazione di presenza/ospitalità.
Per informazioni e disponibilità: Stefano Savoldi, tel. 030.3757746 – email emergenzaucraina@caritasbrescia.it